Lancia d'oro

Lancia d’oro dedicata a Spinello Aretino. Dipinto di Silvia Salvadori.

Progetto realizzato con tempera e oro zecchino. Opera eseguita con le antiche tecniche pittoriche della scuola senese del XV sec.
Misure:

Categorie: Rinascimento

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Descrizione

Disegni di Silvia Salvadori. Progetto della Lancia d'Oro ispirata alla pittura di Spinello Aretino (fronte-retro impugnatura). Descrizione: L'impugnatura della Lancia d'oro è costituita da Tre coni, ognuno dei quali rappresenta una scena e nasconde un messaggio allegorico (ispirato alla Divina Commedia). In alto, l’Universo racchiuso in una sfera celeste dipinta con i colori dei Quartieri della città di Arezzo. In basso, fasci di raggi dorati in rilievo sostengono la base su cui poggia l’ellisse, leggermente concava all'interno. Sulla parte frontale, il cono centrale reca l'effigie della Madonna del Conforto. Il manto della Vergine (ispirata alla figura della Maddalena tra gli Angeli, dipinta da Spinello Aretino) forma un ventaglio in rilievo che si unisce all’anello d’oro della lancia recante l'incisione dei nomi di Spinello Aretino e della Città. L’anello d’oro della lancia funge da linea di separazione fra l’Universo ed il cono centrale che racchiude la figura della Vergine e della città di Arezzo. La veste della Madonna sarà realizzata in rilievo dorato e dipinta in blu oltremarino. Ai lati del cono centrale due angeli musicanti in bassorilievo dorato si affacciano da due finestre gotiche. Le figure allungate e mosse degli angeli, dagli incarnati impalpabili e delicati dipinti alla maniera della Scuola senese, creano una cornice architettonica che richiama gli schemi delle facciate e delle finestre gotiche ( con questo aspetto ho voluto sottolineare che la pittura di Spinello Aretino rappresentò uno dei più eleganti esempi di transizione dal gotico al Rinascimento). Retro della lancia: Bassorilievo dorato della città di Arezzo protetta dalle sue possenti mura. Parte finale: Sul cono rovesciato si attorciglia un serpente piumato dai colori sgargianti, verde smeraldo ed oro zecchino (intorno al serpente, su tutta la superficie del cono, spicca in rilievo un tappeto di piume dorate). Il serpente divora un uovo simbolo della vita eterna. Dalle foglie di fico ( la scena si ispira al Libro della Genesi, il primo racconto della Creazione) maturano tre pomi d’oro, simbolo della conoscenza e della prosperità.
Autore: Dipinto di © Silvia Salvadori
Misure:
Tecnica: tempera e oro zecchino

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