Vi sono persone che custodiscono i segreti tramandati dagli antichi.

Una di queste è certamente Silvia Salvadori, una delle pochissime artiste a sapere utilizzare le tecniche dell’arte italiana, espresse prima nel Libro dell’Arte di Cennino Cennini, poi nella Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori  di Giorgio Vasari.

Quelli della Salvadori sono dipinti su fondo oro, immagini gotiche, figure riprese dall’immaginario sacro e profano. A volte si tratta di copie di opere antiche, altre volte la Salvadori utilizza la sua eccezionale tecnica per realizzare soggetti nuovi. C’è tutto in questi lavori, dalla pittura all’incisione, in cui si utilizzano gli stessi strumenti che si adoperavano secoli fa, nonché pigmenti naturali e minerali.

Insomma, a vedere queste tavole ci sembra veramente di assistere a un’opera di un pittore del Trecento o del Quattrocento e, se non sapessimo che la mano creatrice è dei nostri giorni, rischieremmo di scambiarle per lavori dei Grandi Maestri del passato: creazioni impeccabili sia per quanto concerne il tratto che l’uso delle cromie. Il complesso risulta pulito e geometricamente studiato con minuzia. Per il suo amore per il passato, L’artista si definisce “ dama contemporanea “ e proprio come i pittori dell’antichità anche lei possiede la sua Bottega d’Arte, in Via Bicchieraia ad Arezzo.

A cura di Stefano Duranti Poccetti

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